BEPIN DE ETO PROSECCO SUP EXTRA DRY MILLESIMATO DOCG CL 150 MAGNUM

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BEPIN DE ETO PROSECCO SUP EXTRA DRY MILLESIMATO DOCG CL 150 MAGNUM

24,40 €

Cantina: Bepin De Eto
Vitigno: Glera  
Grado alcolico: 11,5% vol.
Temperatura di servizio: 6-8°
Formato: 150 cl

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Spumante di colore giallo paglierino tenue con riflessi smeraldo. Impeccabile nella limpidezza arricchita da un minuto di incessante perlage. All’olfatto emerge la nota fruttata con la mela, la pera e la pesca. Il floreale è presente con un delicato sentore di rosa e fiore d’acacia, nel finale emerge una tenue nota vegetale. Al palato è fresco e dona una nota dolce e morbida che poi lascia spazio ad una più acida ben presente, limoncina. Equilibrato, leggero, snello è dotato di ottima bevibilità.

La fermentazione è in bianco, in assenza delle bucce a temperatura controllata di 20 °C. L’affinamento in serbatoi d’acciaio per un periodo di 1 mese. Presa di spuma Metodo Martinotti (Charmat): lenta rifermentazione naturale in autoclave a temperatura di 12 - 14 °C con breve sosta sui lieviti per preservare il fruttato.


Abbinamenti gastronomici: ideale come aperitivo, ben si adatta ad antipasti di pesce, crostacei e molluschi. Si abbina a dolci di creme e frutta fresca.


Esistono dei sistemi mentali, dei modi di pensare che condizionano decisioni e azioni.
Alle volte sono il frutto di un percorso costruito nel tempo, altre volte sono innati processi di una tradizione di famiglia.

In Veneto, tra i Colli di Conegliano, nell’azienda della famiglia Ceschin questo ordine è sinonimo di eccellenza. E’ ricerca di una naturale coerenza tra le gesta che si compiono ed i pensieri che le generano. E’ l’umiltà di porsi sempre un passo indietro, collocandosi nella giusta prospettiva per apprendere con sguardo attento, dall’esperienza di padri e nonni. Così, spingendosi sempre alla ricerca di nuove sfide, Nicoletto intraprese la costruzione di quella passione edificata sulle solide fondamenta dell’amore per la propria terra e costruita, anno dopo anno, con i mattoni dell’entusiasmo. Un’opera in divenire che passò al figlio Mosè e a sua volta a suo figlio Giuseppe. In lui, l’anima popolare più schietta della gente del luogo identificò una tale somiglianza con il nonno Nicoletto, da attribuirgli il soprannome di Bepin de Eto, Giuseppe del Nicoletto.

Dal 1965, dopo aver appreso i segreti del mestiere ed aver conquistato la fiducia della sua terra, Ettore, figlio di Giuseppe, conduce con determinazione, aiutato oggi dalle sue tre figlie, l’azienda di famiglia. Ad essa ha voluto dare quel soprannome, Bepin de Eto, per ricordare suo padre, la sua famiglia, la sua storia.