VINIFICAZIONE: l’uva viene diraspata, messa a macerare a 20°C, dopo 12 ore viene pressata con presse soffici e il mosto ottenuto subisce una decantazione naturale. Vengono aggiunti lieviti selezionati e il mosto fermenta a temperatura controllata di 20°C.

AFFINAMENTO VINO: il vino riposa in serbatoi d’acciaio inox. Dopo viene stabilizzato, filtrato con membrane sterilizzanti, per essere imbottigliato a freddo.

ESAME ORGANOLETTICO: colore giallo con riflessi verdognoli, bouquet fruttato ampio e intenso, sapore fresco, particolarmente morbido e delicato, armonico, secco sul carezzevole fondo, tra acido e soave, nerbo sottile, stoffa elegante e pieno di carattere.

ABBINAMENTO GASTRONOMICO: piatti di pesce, carpacci e crudi di mare, antipasti, ottimo come aperitivo.

Nell'assolata terra Salentina, dal 1950 la famiglia Mocavero produce vini di altissima qualità che raccontano il territorio, il gusto, la ricerca e la passione dei fratelli Francesco e Marco che portano avanti l'eredità di papà Pietro e dei suoi avi.
Per convenzione si fa risalire la nascita dell'azienda Mocavero nel 1950, quando uno zio di Pietro, Tommaso, gli lascia in eredità l'azienda. In realtà le radici affondano ben più lontano nel tempo, nei primi anni del Ventesimo secolo, con il lavoro e la passione dei bisnonni di Francesco e Marco. Negli anni 50 del Novecento, viene costruita la prima cantina nel centro storico di Monteroni di Lecce, a pochi chilometri da Lecce. Il vino era prodotto e venduto sfuso ed era molto popolare nel mercato locale di Lecce e nella zona circostante.
Negli anni Novanta, Francesco e Marco raccolgono la tradizione di famiglia e danno vita alla quarta generazione di vignaioli, portando al successo l'azienda, come veri "guerrieri", come significherebbe in arabo il proprio cognome, con entusiasmo e intraprendenza. Seguendo personalmente la selezione delle uve, la vinificazione, l'affinamento e l'imbottigliamento, Francesco e Marco hanno contribuito alla crescita della Cantina, a imporsi a livello internazionale come produttori di grandi vini autoctoni - Primitivo e Negroamaro in primis -, e a staccarsi dal passato di produttori di vini "da taglio" per i grandi vini del nord Italia.